La maggior parte delle persone immagina i manager come squali. Lo squalo evoca quel carattere deciso, crudele, freddo, insensibile e spietato che viene attribuiamo a chi è “capo”.
Molti manager sicuramente sono degli squali ma ad oggi è uno stile perdente e sempre più costoso perché induce nelle altre persone e in particolar modo nei collaboratori, insicurezza, prudenza e atteggiamenti da “minimo sindacale”.
La mia esperienza con i manager
In trent’anni di esperienza i migliori leader che ho visto hanno sempre avuto 2 caratteristiche primarie:
- conoscenza
- umiltà
Nitin Nohria, decano della Harvard Business School sostiene che per essere un buon leader occorra imparare ad essere umili.
Secondo lo studioso americano le scuole manageriali dovrebbero insegnare anche l’umiltà; ammesso che la si possa insegnare!
L’umiltà non appartiene all’ignorante!
I manager si dividono in 2 categorie:
1) chi ha iniziato con umiltà e poi l’ha smarrita
Manager, soprattutto giovani, che in qualche modo un giorno della loro vita hanno percepito che dovevano imparare, ma che poi, una volta cresciuti culturalmente, guardandosi attorno, hanno pensato di essere circondati da un mondo di nani e, anziché continuare a migliorarsi hanno deciso di smettere di imparare crogiolandosi nell’illusione di essere grandi.
2) chi aveva umiltà e continua ad essere umile
persone colte, umili, che consapevoli di appartenere ad un mondo in continua evoluzione hanno deciso di mettersi in discussione ogni giorno e per questo hanno continuato a studiare e imparare coltivando attorno a sé consenso e successo duraturo. Sono persone che hanno capito per per cambiare il mondo bisogna prima cambiare sé stessi e non solo una volta, ma ogni momento che sia necessario.
L’errore più frequente del manager
Molti manager ripongono eccessiva fiducia nella propria forza di carattere, sicuri che sapranno fronteggiare ogni situazione ma è proprio questa eccessiva sicurezza in sé stessi che li porta a commettere errori strategici non solo relativamente alla loro immagine ma anche nel rapporto con i collaboratori verso i quali utilizzano una comunicazione a senso unico.
Questo atteggiamento porta il manager a essere “tagliato fuori” pur mantenendo l’illusione di essere invincibili e perfetti e questa è l’anticamera del fallimento manageriale e dell’azienda nel peggiore dei casi.
Come avere una buona leadership
Una leadership è buona se è anche umile! L’umiltà del manager significa scegliere sempre la strada della verità, soprattutto verso sé stessi. Pensare sempre che il problema siano le altre persone non è un atteggiamento produttivo, meglio piuttosto partire da sé stessi, capire bene i propri limiti, comprendere a fondo il proprio comportamento nelle relazioni con gli altri e valutare al meglio la visione la visione d’insieme di qualsiasi problema: in questo modo ogni decisione manageriale verrà presa in modo relazionale e non gerarchico. Razionale e non istintivo.
Come essere sicuri di essere ottimi manager
Un modo per capire quale sia il livello della nostra umiltà è la presenza del continuo bisogno di imparare.
Il presuntuoso una volta che ha raggiunto una posizione di rilievo pensa di essere arrivato e si considera superiore. Il manager scadente dimentica che il mondo è in una fase di grandi trasformazioni e pensa che non sia più necessario imparare. Mancanza di umiltà porta automaticamente all’essere esclusi dal gioco e al restare irreparabilmente indietro.
Una leadership che perde l’umiltà fa emergere le sue debolezze e questo la espone a tal punto che prima o dopo farà la fine del tacchino il giorno del ringraziamento!
Conclusioni
L’umiltà, vissuta con intelligenza e disciplina, aiuta a scoprire che c’è sempre una nuova prospettiva da cui osservare la realtà. L’umiltà mette tutto in una prospettiva che ha il potere di renderci liberi rispetto alle nostre idee e pregiudizi e ci fa amare e ben volere dagli altri, aspetto essenziale in tempi dove la motivazione ha un valore 100 volte superiore al denaro.
- Hai mai lavorato con manager che secondo te avevano un atteggiamento sbagliato?
Raccontami la tua esperienza nei commenti qui sotto. - Puoi usare il box commenti anche per farmi delle domande, risponderò personalmente a tutti quanti.
Buon lavoro.

Renato Tonon
Formatore e coach di manager e reti vendita in importanti aziende nazionali e PMI, con esperienza speciale nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione.Autore di libri e corsi sulla vendita, sul management, sul team working e sulla comunicazione.
Ha collaborato con l'università di Padova.





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