Oggi ti svelo i segreti che ti faranno superare il colloquio di lavoro e renderanno la tua assunzione a tempo indeterminato molto più facile, spiegati direttamente dagli addetti alle risorse umane.
Tempo fa stavo facendo un corso di formazione per disoccupati e tra i tanti presenti in cerca di un lavoro e di spunti per superare al meglio i loro colloqui, ho parlato con 2 ragazzi che mi hanno spinto a scrivere questa guida sul come superare i colloqui di lavoro con successo e essere assunti.
Il ragazzo
Laureato in commercio estero, si lamenta che molte aziende rifiutano la sua assunzione perché giovane ed inesperto. Gli ho chiesto cosa avesse imparato di importante o nuovo all’università e se avesse qualcosa da “vendere” agli addetti alle assunzioni. Il ragazzo mi ha guardato in silenzio e poi, con faccia smarrita, mi ha risposto: “Boh!!!”
La ragazza
Una ragazza di 20 anni mi dice “Le aziende rispondono sempre No alle mie richieste di assunzione perché sono grassa”. Durante la pausa pranzo si è sbafata due meravigliosi e farcitissimi panini. Alla mia domanda come mai mangiasse così tanto, la risposta è stata: “Perché ho fame”.
Sono solo 2 esempi di atteggiamento che porta i colloqui ad avere esito negativo: se non comprendi cosa chiede il mercato o non sei è in grado di dare al mercato le risposte che aspetta, il risultato sarà sempre negativo.
Un mito da sfatare
Le aziende assumo. Assumono meno, con cautela, e dopo attente verifiche e periodi di formazione/lavoro o stage ma le assunzioni non sono ferme. Con il Jobs Act le aziende hanno dei vantaggi ad assumere disoccupati, quindi dopo aver ottenuto un colloquio di lavoro cerca di prepararti al meglio perché potresti uscirne con un lavoro.
Il primo passo per un colloquio efficace
Il primo consiglio che di dò per superare il colloquio di lavoro e farti assumere è scoprire ciò che l’azienda per la quale vuoi lavorare sta realmente cercando. Dimostra di poter portare valore all’azienda.
Un’idea diffusa è che il mondo del lavoro cerchi candidati portatori di concreto valore aggiunto: è vero!
Il mondo del lavoro si interessa alle persone che sanno arrangiarsi piuttosto che a quelle che non hanno la capacità di assumersi delle responsabilità.
Il mondo del lavoro predilige persone che agiscono piuttosto che coloro che hanno passato la loro vita a frequentare corsi. Se così fosse accennalo solamente e se l’incaricato delle Risorse Umane dovesse essere interessato sarà lui a chiederti di approfondire.
Dire al colloquio di saper usare il computer, conoscere l’inglese o che avere tanta buona volontà è come dire che la tua auto ha la ruota di scorta: il valore che stai portando è prossimo allo 0 perché non sono competenze ma cose minime, scontate.
Come preparare il colloquio di lavoro
Per avere un colloquio di lavoro efficace ci sono diverse fasi da preparare e non importa che che il colloquio avvenga di persona o via telematica, la preparazione e le fasi sono le stesse (ad esclusione della stretta di mano che non potrà avvenire in caso ci colloquio di lavoro con Skype.)
La selezione comincia prima che inizi il colloquio, quando ancora sei a casa
Cosa fare a casa
Per superare il colloquio di lavoro e farti assumere devi essere in grado di rispondere alle domande che ti faranno con prontezza. Prepararti al colloquio ti darà, inoltre, maggiori informazioni sull’azienda nella quale ti recherai facendo in modo che tu possa avere maggiore sicurezza.
Ecco cosa puoi fare a casa nei giorni precedenti al colloquio di lavoro:
- Scrivi su un foglio le tue capacità, non solo le tue conoscenze e rileggilo spesso. (esempio: so essere simpatico, mi appassiono alle cose, non ho paura delle difficoltà, mi piace viggiare, ecc.).
- Immagina e scrivi su un altro foglio cosa cerca l’azienda che ti offre lavoro. Puoi aiutarti usando internet. Una cosa posso dirti: un candidato che dimostra sicurezza, personalità, positività, capacità di fare ricerche, autonomia e spirito di iniziativa acquisisce da subito molti punti.
- Fissati degli obiettivi professionali e traccia la tua strada chiedendoti quali cose ti piace davvero fare e provaci, senza temere il fallimento.
- Chiediti sinceramente perché stai cercando lavoro. Se la risposta è perché ho bisogno di soldi sappi che è una motivazione debole anche se verissima. Se invece, oltre ai soldi, cerchi un lavoro per realizzarti, descrivi bene il tuo sogno a te stesso e preparati per descriverlo a chi ti farà il colloquio.
- Impegnati al pensiero positivo eliminando la negatività. Le persona non amano chi si lamenta, mentre si innamorano di chi porta gioia ed entusiasmo. Considera che chi analizzerà la tua scheda e ti farà il colloquio è una persona.
- Pensa a cosa dire e cosa non dire al colloquio di lavoro: immagina che domande ti verranno fatte ma anche quello che vorranno veramente sapere. Dimostra la tua preparazione quanto ti chiederanno: Mi parli di Lei! o Quali sono le sue aspettative. Scrivi tutto da qualche parte così potrai rileggerlo e sapere come rispondere. Evita l’uso del “si, ma”, “si, però” e “bisognerebbe”.
- Prepara anche tu qualche domanda da fare così avere chiaro cosa chiedere oltre a dimostrare interesse, capacità di approfondimento e spirito di iniziativa.
Nota: La fase di preparazione è utilissima anche e soprattutto nel caso in cui il caso di colloquio fosse in inglese o comunque in una lingua diversa dalla tua lingua madre.
Cosa fare prima di andare al colloquio
Molti mi chiedono come vestirsi per il colloquio di lavoro: la regola d’oro è di presentarti con un abbigliamento consono al lavoro che dovrai svolgere: se ti proponi per un lavoro in cui è richiesto l’uso di giacca e cravatta indossa il tuo miglior completo e una cravatta regimental, se non è richiesto può andare bene anche un abbigliamento più informale come jeans e camicia, ma è importantissimo che tu e il tuo abbigliamento ispiriate pulizia e igiene.
Se sei tra gli uomini che portano la barba assicurati che sia ben regolata ma se non la porti presentati al colloquio fresco di rasatura.
Se hai tatuaggi, possibilmente, nascondili. So che sono un tuo orgoglio, ma con l’orgoglio non si va da nessuna parte.
Cosa fare durante il colloquio di lavoro
Un consiglio generale, non solo per i colloqui di lavoro, stringi la mano con sicurezza, sorridi anche con gli occhi e ricorda il nome di chi hai davanti.
Cerca il contatto visivo con il tuo interlocutore, controlla il tono della voce e presta attenzione al tuo linguaggio del corpo perché devi offrire di te un’immagine solida e matura.
Scegli argomenti che possano interessare i presenti e, se ti è possibile, lascia che parlino loro. A volte basta saper ascoltare per risultare affascinante.
Se hai già delle esperienze di lavoro (e una certa età) esprimi la tua passione, il tuo entusiasmo, il tuo essere giovane per ciò che fai e hai fatto, senza mai parlare male dei datori di lavoro precedenti. Nessuno cerca persone che sembrano essere un ”cane bastonato”.
Un trucco: chiedi cortesemente quale profilo il stanno cercando le Risorse Umane e cosa è per loro importante. Ricorda che “Chi domanda guida!”, ecco perché devi prepararti a casa.
Il curriculum per chi cerca lavoro
Non lasciare il tuo curriculum in giro: è la tua vita. Conservalo gelosamente e consegnalo sempre al momento del colloquio. Scrivi solo le cose essenziali dando maggior rilievo ai successi ottenuti.
In ogni caso deve attirare l’attenzione.
Avvertenze per un colloquio di lavoro
Molte aziende, in particolare quelle piccole, hanno spesso personale impreparato a gestire i colloqui di selezione e questa impreparazione può portare il selezionatore a fare domande inutili o che tendono a mettere il chi sta cercando lavoro in difficoltà. Se durante il colloquio di lavoro ti pongono una domanda che reputi strana o fuori luogo, chiedi sempre: “Precisamente, Signor [cognome del selezionatore] cosa intende con questa domanda? Le chiedo questo per poterLe rispondere in modo preciso.” Avrai così modo di valutare meglio l’importanza della domanda e potresti avere anche delle indicazioni che ti aiuteranno a rispondere correttamente.
Rifiuta sempre le domande intime e anzi, se ciò dovesse accadere, è un indice della scarsa serietà di chi hai davanti.
Mantieni il controllo delle tue azioni e considera la tua posizione in modo paritetico: non c’è un superiore o un inferiore perché tu vuoi lavorare con loro e loro cercano persone valide con le quali lavorare. Durante il colloqui siete sulla stessa barca.
Gli aspetti su cui si basa il successo di un colloquio
Ti lascio qui sotto un elenco degli aspetti che i selezionatori, gli addetti al personale e alle risorse umane prendono maggiormente in considerazione durante i colloqui con i candidati ai posti di lavoro a qualunque livello.
Se ti va puoi aggiungere altri aspetti nei commenti e aggiornerò questa lista.
- Passione
- Entusiasmo
- Positività
- Ascolto
- Autonomia
Queste sono le parole chiave che apriranno la strada alla tua assunzione. E ricorda: Mai piangerti addosso!
Conclusione
Comincio con il ringraziare i 2 ragazzi che mi hanno stimolato a scrivere questo pezzo che spero ti possa essere utile e ti permetta di evitare errori di impostazione come hanno fatto loro con me.
Cosa scrivere nei commenti
- Hai spesso colloqui dall’esito negativo? Scrivi nei commenti la tua esperienza così che possa aiutarti.
- I tuoi colloqui sono sempre positivi? Mi piacerebbe che scrivessi nei commenti qual’è il tuo segreto.
- Sei un selezionatore? Puoi scrivere di qualche colloquio di lavoro – ottimo o pessimo – a cui hai assistito.
Grazie per la lettura e a presto.
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Nota: Dopo il corso di formazione, entrambi i ragazzi, come tanti loro colleghi hanno trovato lavoro.
BONUS – Personal Branding per chi cerca lavoro
- Scopri quali sono le tue vere passioni e come puoi esprimerle al meglio
- Chiediti come il tuo lavoro potrebbe aiutare te stesso e gli altri
- Capisci cosa ti rende davvero ineguagliabile
- Valuta perché le persone dovrebbero scegliere te rispetto agli altri
- Decidi quale reale valore aggiunto puoi offrire a chi ti assumerà

Renato Tonon
Formatore e coach di manager e reti vendita in importanti aziende nazionali e PMI, con esperienza speciale nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione.Autore di libri e corsi sulla vendita, sul management, sul team working e sulla comunicazione.
Ha collaborato con l'università di Padova.





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Buonasera, io sono andata a un colloquio ieri dove fanno i formaggi, mi hanno chiesto la misura del camice. È un buon segno?
Buon giorno. Le domande bisogna contestualizzarle per capire dove l’interlocutore vuole parare. Credo che chiedere la misura del camice indichi quanto meno un interesse.
“Se hai tatuaggi, possibilmente, nascondili”.
oh, siamo nel 2022 non nel 1594!
Si siamo nel 2022 me ne ero accorto. Tuttavia, a meno che non sia per una posizione di operaio o il tatuaggio sia minimal
tra una persona tatuata e una no, l’azienda sceglie il secondo. Dopodiché lei faccia come vuole, ma non si lamenti se viene
segato