Parlare in pubblico è la seconda paura delle persone dopo quella del volo. Il motivo è semplice: proiettiamo su di noi ciò che pensiamo siano le aspettative del pubblico.
I grandi speaker hanno capito che le aspettative del pubblico spesso sono diverse dalle proprie e con questa consapevolezza riescono ad affrontare il palcoscenico con più facilità, come detto nel post Parlare in pubblico: 7 regole per farcela alla grande.
Ma andiamo per ordine.
Come affrontare il parlare in pubblico (public speaking)
Come per vivere servono sia il cuore che il cervello, nel parlare in pubblico (public speaking) contano sia ciò che si dice (il contenuto), sia come lo si dice (il contenitore).
Ciò che dovrai dire parlando in pubblico lo decidi tu ma il come è regolato dalle leggi della comunicazione:
- 7% parole
- 33% tono
- 60% linguaggio del corpo
Le tappe della presentazione in pubblico
Per parlare in pubblico è bene affrontare 2 fasi: una deve essere fatta prima di presentarsi davanti al pubblico e una appena si prende la parola.
Prima del parlare in pubblico
- Preparati accuratamente il discorso da fare.
- Definisci gli obiettivi
- Abbi ben chiaro ciò che dovrai dire e provalo diverse volte, meglio se davanti a uno specchio o una telecamera
- Prepara la scaletta
- Accertati che i contenuti siano adeguati al tempo che avrai a disposizione in modo da non sforare o terminare troppo presto
Nota: prepararsi significa anche prendere informazioni sulle persone o il sul tipo di pubblico a cui dovrai parleremo. Per farlo è opportuno:
- fare una ricerca sulle persone con cui si sta per parlare
- medici
- commercianti
- avvocati
- venditori
- amici
- …
Davanti al pubblico
- Non fissare un solo punto ma orienta lo sguardo verso il pubblico guardandolo a zone (a destra, poi al centro, poi a sinistra e poi ricomincia).
- È importante avere il copione in testa e non la testa nel copione: non pensare solo a ciò che devi dire, lo hai già fatto tuo nel primo punto, ma concentrati sul pubblico e sulle sue reazioni in modo da guidarlo con lo sguardo come un domatore guarda le sue tigri.
Video di Luca Tonon
i segreti per dare attenzione al pubblico
Qui sotto ti elenco i consigli da seguire per riuscire concentrarti sulle persone che ti stanno ascoltando quando parli davanti a un pubblico
- Emoziona il pubblico, soprattutto nei primi minuti del discorso, quando si farà la prima impressione. Emozionare il pubblico significa fargli vivere delle sensazioni positive, interessarlo,fargli provare assertività nei tuoi confronti e suscitare la sua ammirazione
- Si dice che l’abito non fa il monaco ma se devi parlare in pubblico l’abito è assai importante, quindi è opportuno che il tuo abbigliamento sia adeguato rispetto alla tipologia del pubblico a cui stai parlando.
Esempio: in una sala piena di manager vestirai con abito scuro ma davanti a degli studenti meglio un abito più informale perché l’eleganza li potrebbe allontanare - Fai in modo che le tue mani siano bene in vista quando parli in pubblico per questo comunica sincerità e apertura verso la platea.
Comunicazione non verbale
Gli ultimi due punti sono azioni che fanno parte degli elementi base della comunicazione non verbale che come detto incide per il 60% sull’efficacia della vostra comunicazione.
A costo di sollevare qualche polemica, suggerisco alle donne di fare uso di tacchi alti per ché è dimostrato che qualche centimetro in più aiuta ad avere maggiore sicurezza in sé. Solo per questo.
La parte difficile del parlare in pubblico
La parte più difficile del parlare il pubblico è scendere in campo e questo lo puoi fare solo tu.
Io di ho dato dei consigli su come preparare la partita ma non posso spingerti sul palco.
Ti è capitato di dover parlare in pubblico, durante le riunioni in azienda, dai clienti o durante delle conferenze?
Come hai affrontato il pubblico e l’ansia da palcoscenico?
Usa i commenti per raccontare la tua esperienza o per scrivere le tue domande. Risponderò personalmente a tutti.

Renato Tonon
Formatore e coach di manager e reti vendita in importanti aziende nazionali e PMI, con esperienza speciale nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione.Autore di libri e corsi sulla vendita, sul management, sul team working e sulla comunicazione.
Ha collaborato con l'università di Padova.





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