Affrontare il tema della presenza della donna nel mondo del lavoro significa inserirsi in un processo lungo e complesso.
Tutti sono d’accordo che è necessario fare presto, ma, a differenza dei processi tecnologici, i processi sociali sono più lunghi e richiedono maggior tempo.
Molto si è fatto negli ultimi anni, nonostante la difficoltà di scontrarsi, quando si scende nel concreto, nella vischiosità dei processi non solo normativi, ma soprattutto, culturali e sociali necessariamente sottesi.
La nostra responsabilità di gestori di aziende è obbligatoriamente quella di anticipare il futuro e, per questo futuro, c’è da chiedersi se per le aziende sia preferibile avere una donna manager e se si, perché?
Perché avere una donna manager
A lato di ogni situazione produttiva, ciò che conta è il raggiungimento del miglior risultato possibile.
Nel corso delle mie indagine, ho scoperto che sono moltissime le imprese che lasciano in panchina la ricchezza culturale e la capacità operativa delle donne creando, non solo all’azienda, ma anche, più in generale, al sistema produttivo un danno significativo
Nel nuovo contesto, la figura del maschio manager ne esce ridimensionata e credo che gli uomini nell’analizzarlo potranno trovare oggettivi spunti di seria riflessione per iniziare ad operare un sostanziale cambiamento alle personali politiche manageriali.
Sicuramente per il maschio manager l’avvento, sempre più massiccio, delle donne ai vertici dell’impresa può rappresentare:
- in negativo, la preoccupazione di perdere terreno nel processo di carriera
- in positivo, una straordinaria opportunità di crescere e migliorare.
Alla fine, quasi come una profezia, torna prepotentemente, l’insegnamento di Daniel Goleman sull’intelligenza emotiva e sul come lavorare con intelligenza emotiva, perché proprio su questo terreno si gioca la partita in quanto, mentre la donna l’intelligenza emotiva ce l’ha nel DNA, l’uomo dove coltivarla e farla crescere dentro di sé.
In ogni caso deve e dovrà farsene una ragione se non vuole soccombere.
C’è una obbligata responsabilità di anticipare il futuro e oggi il futuro è donna!

Renato Tonon
Formatore e coach di manager e reti vendita in importanti aziende nazionali e PMI, con esperienza speciale nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione.Autore di libri e corsi sulla vendita, sul management, sul team working e sulla comunicazione.
Ha collaborato con l'università di Padova.





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