Imparare l’arte della seduzione e della comunicazione significa cambiare sempre rimanendo sé stessi.
Un uomo che seduce una donna per la prima volta capirà che per sedurre è necessario fare certe cose.
Qualche settimana dopo incontra un’altra donna che gli piace e così ci prova. Lei fa resistenza ma lui crede di sapere bene come si seduce: con i modi di fare con cui ha avuto successo la prima volta!
Lei però non ci sta. C’è proprio una frattura a livello di comunicazione: non solo non c’è seduzione, non c’è nemmeno feeling.
“Ma come?! Aveva funzionato la prima volta?! Perché non la seconda?!”
Il motivo è semplice non esiste una sola regola di seduzione, ma più regole e più modi.
Sedurre vuol dire accorciare le distanze, cercare il contatto con l’altro, rendere caloroso il rapporto, sciogliere le barriere, mischiare le proprie esperienze.
Il linguaggio è seduttivo se ogni aspetto della comunicazione (verbale e non) viene curato con l’intenzione di attrarre, di fare piacere. Quindi il sorriso, il tono della voce, lo sguardo vanno calibrati per creare piacevolezza, così come le pause durante le conversazioni.
È poi fondamentale dimostrare una certa delicatezza e il rispetto per i gusti dell’altro, così come il cercare di indovinare i desideri, gestire la conflittualità, avere gusto per giocare alla seduzione senza essere pressanti: la domanda cruciale che dovremmo farci per sedurre è: come posso farti piacere?
Se la tua azienda fosse una donna, che immagine avrebbe?
La donna, per natura, ama curare il proprio aspetto per risultare piacevole e attraente e, ammettiamolo pure, spesso ci riesce. Ahimè non è sempre così per l’immagine aziendale, spesso tristemente trascurata o sottovalutata.
Trascurare la propria immagine aziendale è l’errore più grande che si possa commettere!
È un errore frequente pensare che possa bastare avere un prodotto di qualità o un ottimo servizio per avere successo.
Così si trascura l’immagine nella convinzione che, comunque, “l’abito non fa il monaco”.
In linea generale su questo concetto sono d’accordo: è verissimo che l’immagine spesso non rispecchia il contenuto ma è anche vero che non si può non comunicare e che non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione.
Le donne lo sanno bene. La donna, nel presentarsi, comunica sempre.
Il concetto è identico per l’immagine della tua azienda. Ogni scelta di immagine comunica qualcosa: dal biglietto da visita alle aiuole sul piazzale, dalle divise dei dipendenti, all’arredamento dell’ufficio. Per questo è necessaria parecchia attenzione. Va inoltre considerato che, chi non ci conosce, ci giudica da ciò che vede, per questo è importantissimo far vedere le cose giuste.
L’importanza del primo impatto
Se vi trovaste a dover scegliere una consulente di marketing e vi proponessero due donne: la prima in jeans e maglietta, sciatta e poco curata, l’altra in rigoroso tailleur, curata in ogni minimo particolare e molto ordinata, quale scegliereste?
La reazione istintiva sarebbe quella di pensare che la seconda ragazza, se cura bene se stessa, probabilmente curerà anche i propri clienti. Se la sua immagine è precisa e ordinata saremo, più facilmente, portati a pensare che anche sul lavoro possa essere precisa e ordinata.
Lo stesso accade per l’immagine aziendale. Se l’azienda si presenta con un’immagine sciatta e trascurata, indurrà il cliente a pensare che, sciatteria e trascuratezza, possano essere adottati anche come metodo di lavoro. Ovviamente potrebbe anche non essere vero, tuttavia mi pare saggio evitare di creare dubbi al riguardo.
L’immagine come arma di seduzione
Il termine “seduzione” deriva dal latino se-ducere e significa letteralmente “condurre a sé”.
La donna spesso usa la seduzione per sfizio, per divertimento o per alimentare la propria autostima.
L’azienda deve essere attraente se vuole conquistare molti clienti e nuovi clienti. Diventa quindi una questione di sopravvivenza.
Per essere seducente la donna utilizza l’abbigliamento e gli accessori, scelti in base a uno stile preciso. C’è chi si sente più glamour, chi più classica, chi casual chi audace e provocante.
Una delle primarie regole del marketing dice che per avere successo l’azienda e noi dobbiamo essere “sexy and fit” e questo ci riporta a quanto detto prima.
Conclusioni
Ogni tanto è bene ripassare questi concetti perché bastano poche distrazioni per portare l’immagine aziendale fuori strada.
Nella tua azienda come vi comportate?
Scrivimi nei commenti qui sotto di quella volta in cui l’immagine aziendale di un tuo fornitore ha giocato un ruolo decisivo.

Renato Tonon
Formatore e coach di manager e reti vendita in importanti aziende nazionali e PMI, con esperienza speciale nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione.Autore di libri e corsi sulla vendita, sul management, sul team working e sulla comunicazione.
Ha collaborato con l'università di Padova.





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Grande Sig.r Tonon . All’azienda in cui lavoro, come dipendente, uno dei suoi corsi sarebbe un toccasana, per dare un pó di vigore.